Novità per la pensione di reversibilità con l’aumento dell’importo in arrivo con gli ANF. Prima di ottenerli bisognerà presentare domanda.
Le pensioni di reversibilità costituiscono un aspetto fondamentale del sistema previdenziale, visto che offrono un supporto economico ai coniugi superstiti. Nonostante l’introduzione dell’Assegno Unico per figli a carico, gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF) continuano a essere rilevanti specialmente quando c’è un coniuge a carico. Ciò che spesso sfugge però è la possibilità per il coniuge superstite di ricevere gli ANF su se stesso, tramite l’assegno di vedovanza INPS con un’aggiunta sull’assegno di reversibilità basata sul reddito.
Infatti in tal senso la normativa prevede che gli ANF siano applicabili ai nuclei familiari con un solo componente nel caso in cui questo soddisfi determinate condizioni. Stando alla circolare INPS n. 98 del 1998, l’assegno per il nucleo familiare su pensione di reversibilità può essere erogato anche quando il nucleo è costituito unicamente dal coniuge superstite. Questo è regolamentato dall’articolo 2, comma 8, della legge n. 153 del 13 maggio 1998, che specifica che gli ANF possono essere concessi a condizione che il coniuge superstite sia impossibilitato a lavorare a causa di infermità o difetto fisico o mentale.
Per avere diritto all’ANF il coniuge superstite deve essere invalido al 100%, inabile al lavoro. Allo stesso tempo però esistono dei limiti di reddito da rispettare. Secondo la Circolare INPS, i nuclei familiari con un solo componente seguono le tabelle in vigore per i nuclei orfanili. Per il periodo da luglio 2023 a giugno 2024, il limite di reddito annuo è fissato a 35.413,24 euro. Avranno questa opportunità solamente i titolari di pensione ai superstiti liquidata nelle gestioni dei lavoratori dipendenti, escludendo i titolari di prestazioni liquidate nei fondi speciali dei lavoratori autonomi.
Pensione di reversibilità ed aumento di importo: come richiedere gli ANF
L’importo dell’ANF da aggiungere alla pensione di reversibilità varia in base al reddito del titolare della prestazione. Per redditi non superiori a 31.569,47 euro, l’ANF mensile è di 52,91 euro. Se il reddito si colloca tra 31.569,47 e 35.413,24 euro, l’ANF mensile è di 19,59 euro. Oltre questa soglia non spetta alcun assegno.
Nel calcolare il reddito personale, si considerano tutti i redditi imponibili ai fini IRPEF del titolare della prestazione, inclusi quelli esenti dalle imposte e quelli soggetti a ritenute alla fonte superiori a 1.032,91 euro. Sono esclusi solo i redditi derivanti da indennità di accompagnamento, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva vittime di infortunio, rendite vitalizie INAIL e altre prestazioni assistenziali.
La procedura per la domanda dell’assegno di vedovanza segue le stesse regole degli ANF sulla pensione. È necessario presentare una nuova domanda per ogni periodo di validità della misura, da luglio a giugno dell’anno successivo. È possibile richiedere gli arretrati per i cinque anni precedenti, presentando una distinta richiesta per ogni anno.
La domanda può essere effettuata autonomamente sul sito dell’INPS o rivolgendosi a Caf e Patronati. Quindi ancora una volta l’assegno di vedovanza è un’opportunità per i coniugi superstiti di incrementare l’importo della pensione di reversibilità, andando ad offrire un supporto finanziario prezioso in determinate condizioni. Quindi una volta presentata domanda sarà possibile ricevere l’incremento della pensione di reversibilità.
